Altri luoghi

Monumenti legati alla storia di Banneux
Statue di santi e monumenti
Monumenti e croci nazionali o tematiche
Altri luoghi o souvenirs


Monumenti legati alla storia di Banneux

Riconoscimento ufficiale delle Apparizioni

Il 22 agosto 1949 Mons. Louis-Joseph Kerkhofs, Vescovo di Liegi, riconosceva –senza riserve- la realtà delle 8 apparizioni a Mariette Béco.

Il testo del documento di approvazione è riportato su una stele di pietra, collocata davanti alla Sorgente.


Statua della Vergine dei Poveri (ingresso dell’Esplanade) (# 19)

S. Em. Card. Schotte, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha benedetto la statua il 22 agosto 1999 (50° anniversario del riconoscimento ufficiale delle Apparizioni).

Alta oltre 2 metri, scolpita in marmo di Carrata da Marco Giannoni, di Pietrasanta, la statua è stata offerta dai pellegrini italiani che vengono ogni anno a Banneux.


Monumento dell’Unione Internazionale di Preghiera (U.I.P.) (# 15)

Istituzione fondata il 24 settembre 1934 da Mons. Kerkhofs e dal Cappellano Jamin, per meglio rispondere alla richiesta impellente formulata dalla Vergine: Pregate molto… Pregate molto… Pregate molto. In tutto il mondo, milioni di fedeli si uniscono alle preghiere che ogni sera, alle ore 19.00, si recitano a Banneux sui luoghi delle Apparizioni.


Statue di santi e monumenti

Monumento a Sant’Anna (# 12)

Sant’Anna, simbolo di tutte le nonne, merita l’omaggio dei pellegrini che accorrono a venerare la figlia. La statua rappresenta il momento in cui, durante la lettura dei Sacri Testi, Sant’Anna illustra la profezia di Isaia: Ecce Virgo concipiet… Ecco che una Vergine concepirà…


Monumento in onore di Sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787) (# 37)

Sant’Alfonso, Dottore della Chiesa, è il fondatore della Congregazione dei Padri Redentoristi; si è caratterizzato per la fede, la pietà, l’apostolato, sempre spronando i suoi Confratelli ad evangelizzare e soccorrere i poveri.

La colonna in stile barocco evoca il periodo storico durante il quale visse Sant’Alfonso; un masso roccioso (la Chiesa) regge la colonna alla quale si sorregge Sant’Alfonso (che confida nella Chiesa e si alimenta alla Parola di Dio). Il dinamismo della figura, resa come pronta all’azione, evidenzia l’ardore apostolico del Santo.

La statua fu collocata nel 1966 e la sua collocazione appare del tutto appropriata, poiché lo zelo di Sant’Alfonso per i poveri fu ispirato dalla stessa Vergine che poi venne a rivelarsi a Banneux: appunto la “Vergine dei Poveri”.


Monumento a Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556) (# 38)

Dopo una carriera militare Sant’Ignazio divenne fervente soldato di Cristo e fondò la Compagnia di Gesù (da qui il termine “Gesuiti”).

Nel 1991, in occasione del 5° centenario della sua nascita, una piccola edicola fu costruita lungo il tragitto che conduce alla “Cappella di San Michele”: Progettata da un giovane architetto appartenente alla Compagnia di Gesù, la costruzione ricorda la veglia notturna di Sant’Ignazio ed il dono della spada al Bambino Gesù, seduto sulle ginocchia della Madre.

Lungo un muro semicircolare si ergono si snodano i 15 misteri del Rosario.

La simbologia rappresenta la Vergine e Gesù che sovrastano Ignazio; ciò ci ricorda che è proprio da gesti umili, semplici, che Ignazio ha potuto diventare un grande mistico, estendendo l’opera della sua Congregazione in tutto il mondo, appunto “per tutte le nazioni”.


Cappella San Michele e santa Giovanna d’Arco (# 40)

Costruita dai pellegrini tedeschi è l’esatta replica della Cappella che si erge a Rhondorf, presso Bonn in Germania; qui nacque il Cancelliere Adenauer, sostenitore della concordia tra le nazioni e cofondatore, con De Gasperi e Schumann, della Comunità Europea. Dedicata a San Michele, Patrono della Germania, la Cappella fu costruita nel 1960; la prima pietra fu benedetta dall’Abate Paul Adenauer, figlio del Cancelliere.


Santi fondatori dei Servi di Maria (# 39)

Uomini ricchi che abbandonano lussi e fasti per distinguersi nella devozione a Maria e nel servizio a poveri ed ammalati.

L’edicola li rappresenta in preghiera davanti alla Vergine dei Poveri. La piccola costruzione, rifacimento di una precedente, è stata benedetta il 18 luglio 1983.


Statua di Santa Bernardetta Soubirous (1844-1879) (# 44)

Il Cappellano Louis Jamin desiderava ardentemente poter collocare una statua della Santa, per ricordarla tra le grandi figure che hanno servito Maria, al pari di San Bernardo, San Giovanni, Sant’Ignazio, ecc.

Mons. Ricaud, Rettore dei Santuari di Lourdes ed, al tempo, assiduo pellegrino a Banneux, ha offerto la statua, ora collocata in prossimità dell’Esplanade.

In occasione, poi, del 50° anniversario del riconoscimento ufficiale delle apparizioni, una grande statua della Vergine dei Poveri è stata collocata all’ingresso dell’Esplanade; questa statua riproduce l’episodio della 4° apparizione, allorché la Vergine benedisse Mariette Béco.


Statua di Sante Tersa del Bambino Gesù (1873-1897) (# 45)

Thérèse Martin, religiosa del Carmelo, si abbandona all’Amore Misericordioso: Gesù Bambino, sulle ginocchia di sua Madre, porge delle rose alla Santa e quest’ultima, le sparge per terra; la statua fu collocata il giorno 11 agosto del 1967.


Statua di San Luigi Maria Grignion de Montfort (1673-1716) (# 17)

Il Santo è presentato come un pellegrino in marcia verso la sorgente, cappello sotto braccio e bastone in mano.

La generosità dei Padri Monfortani ha consentito la costruzione di un vasto porticato, nei pressi della sorgente, sovrastato da questa frase propria del Santo: “Ut adveniat regnum Christi, adveniat regnum Mariae (Venga il regno di Maria affinchè si instauri il regno di Cristo”).

L’ambiente è stato inaugurato l’8 dicembre 1958 da Mons. Theunissen, Vicario Apostolati in Zambia; il giorno precedente una grande celebrazione diocesana aveva solennemente concluso l’Anno Mariano promosso da Mons. Kerkhofs in occasione del 50° anniversario delle Apparizioni a Banneux.

In occasione del 300° anniversario di fondazione della Congregazione, i Padri Monfortani aggiunsero –sulle pareti del porticato- la seguente dedica, tradotta in 4 lingue:

Sacerdote secondo il cuore di Cristo:
povero con i poveri
predicatore instancabile
amico della Croce
consacrato a Maria
saggio consigliere
guida spirituale
sempre rivolto alla Sorgente,
si fece tutto a tutti.


Statua di Saint Pierre-Julien Eymard (1811-1868) (#35)

Nato a Grenoble, divenne Superiore Generale dei Maristi dopo aver servito gli Oblati di Maria. Grande servitore dei poveri fondò poi l’Istituto dei Padri del Santo Sacramento, vocato alla devozione perpetua.

La statua fu eretta nel 1963 a memoria della sua cura per gli indigenti e del grande servizio reso nella devozione a Maria ed al SS. Sacramento.


Statua di Padre Pio (1887-1968) (# 30)

Padre Pio, il suo amore per la Mamma che lo conduce a Gesù, è ricordato per il Rosario (“la dolce catena che ci lega a Dio”) che tiene costantemente in mano, per le stimmate che lo uniscono a Cristo sofferente, per l’Eucaristia che privilegia l’incontro con il Signore, la preghiera davanti al SS. Sacramento, il sacramento della Riconciliazione che ci riporta a Dio misericordioso.

La statua è stata benedetta nel 1999, anno della sua beatificazione, ad opera di Papa Giovanni Paolo II.


Oratorio di San Damiano de Veuster (1840-1889) (# 49)

Costruito durante l’inverno 2011-2012 si trova nei pressi della statua di Padre Eymard.

I bassorilievi sono opera di Pascal Beauvais, scultore francese.


Monumenti e croci nazionali o tematiche

Stele dei Gitani

Collocata da questo speciale gruppo di fedeli che ogni anno si ritrova a Banneux, in occasione del 30° Pellegrinaggio, svoltosi nel 1997.


Croce degli Ungheresi

Eretta nel 1956, ricorda l’eccidio degli Ungheresi caduti a Budapest –nello stesso anno- per la libertà.

Il 25 agosto 1968 circa 800 rifugiati ungheresi, emigrati in Belgio, si sono riuniti per festeggiare Santo Stefano, primo re d’Ungheria, che –prima di morire- aveva solennemente affidato la nazione alla Vergine Santissima.

Da allora, ogni anno, gli Ungheresi residenti a Liegi e dintorni giungono a Banneux la notte del 31 ottobre.


Croce armena (# 48)

La tipica croce armena (“khatchkar”) è stata inaugurata il 22 maggio 2010; l’iniziativa è stata assunta dalla famiglia di un armeno giunto in Belgio nel 1999, che si recò sovente a Banneux dopo aver conosciuto la località grazie ad un conterraneo.


Stele della fraternità Liegi-Cina (# 33)

Costituita nel 1999, questa Fraternità conferma nelle finalità l’intenso legame dei cristiani di Liegi con il mondo cinese, risalente al 1933 quando don Joseph Fan fu ordinato Vescovo a Roma; al suo ritorno in Cina, dopo un passaggio a Banneux, il Vescovo Fan fece conoscere il Messaggio delle Apparizioni, sviluppando una particolare e crescente devozione.

La Fraternità collabora con la sezione Verbiest dei Padri di Scheut, presenti in Cina dal 1865.


Statua di N.S. di Walsingham (# 32)

N.S. di Walsingham è il principale santuario mariano inglese, edificato nel 1061, ristrutturato nel 1934, il cui culto si è sviluppato attorno ad una statua collocata in una nicchia; una Vergine incoronata è seduta su un trono (il “trono della Saggezza”), a fianco un Cristo adolescente, la cui incarnazione dipende dal “sì” della Madre, i cui piedi nudi rivelano la sua umanità pur essendo Egli la guida dell’universo.

La statua fu collocata il 13 agosto 2003 in occasione del 50° anniversario del pellegrinaggio inglese a Banneux, ma ricorda anche lo spirito ecumenico di Walsingham, ove anglicani e cattolici organizzano pellegrinaggi insieme, mentre gli ortodossi amministrano anche una Chiesa parrocchiale.


Stele del Vietnam (# 31)

Ogni primo sabato del mese un gruppo di preghiera vietnamita si riunisce a Banneux. La costruzione ricorda i cristiani perseguitati e martiri in Vietnam, a partire da quelli che dal 1798 al 1886 vissero nella foresta di La Vang ove, ogni sera, si radunavano in preghiera davanti ad una piccola icona mariana; nel 1901 il Vescovo della Diocesi di Huè dichiarò la Madonna di La Vang protettrice dei Cattolici e la località è diventata “Centro nazionale di spiritualità mariana”.


Monumento Ucraino

Una imponente pietra tombale è spezzata in due parti, tra le quali si erge, fieramente, una solida croce di legno.

Il monumento, collocato nel 1990, ricorda il millenario della Fede cristiana in Ucraina (988-1988), ma anche la terribile carestia del 1933 che, voluta ed organizzata a Mosca, costò la morte di 7 milioni di persone.

La fede cristiana di un popolo, che il regime ateo aveva giurato di seppellire, si risveglia con una ritrovata libertà, conquistata per il tramite di una vittoria d’amore (la Croce spezza la pietra tombale).


Croci Rumene

In memoria dei martiri e degli eroi vittime del totalitarismo ateo, una prima statua fu eretta a Banneux nel 1995, a breve seguita da una seconda che ricorda i caduti per testimoniare la fede in Dio.

Le due statue ricordano il particolare legame di Banneux con la Romania, laddove la Vergine dei Poveri è particolarmente venerata dai Cattolici di rito bizantino. A Carbounari, poi, è stata edificata una piccola Cappella, copia identica a quella di Banneux.


Altri luoghi o souvenirs

Via Crucis (# 42)

Progettata dal Direttore dell’Accademia reale belga di belle arti di Liegi, M. Gilbert, è costituita da 16 mosaici realizzati dal mastro vetraio M. Pirotte.

E’ una forma di devozione destinata a rafforzare la fede dei pellegrini: prima delle 14 stazioni tradizionali se ne incontra una che rappresenta l’Ultima Cena, a simboleggiare che l’Eucaristia è il sacramento della nostra salvezza; l’ultima stazione, la 16esima, riproduce –dopo la passione e morte di Gesù- la Resurrezione.

La Via Crucis è stata inaugurata il 1° maggio 1980 da Mons. Van Zuylen, all’epoca Vescovo di Liegi.


Campana “Atlas V” (# 9)

Ora collocata sul muro laterale del vicino Ufficio Informazioni, ricorda il sacrificio umano della prima guerra mondiale (1914-1918); la campana era a bordo di un piccolo battello che, nel corso del conflitto, trasportò da Liegi a Maastricht oltre 100 clandestini in fuga.


Monumento dedicato al mistero della Visitazione (# 13)

Durante la visita alla cugina Elisabetta, glorificando Dio, sgorga spontaneo il “Magnificat”.


Le Cappelle dei sette dolori di Maria (# 14)

Le edicole erano, una volta, collocate lungo il tragitto pedonale che unisce Banneux a Tancrémont; di fatto conducevano i pellegrini a Cristo per il tramite di Maria.

I bassorilievi, realizzati per iniziativa dei Padri Serviti di Spa, furono inaugurati il 14 settembre 1941. A causa dell’intenso traffico stradale lungo il percorso, però, queste piccole costruzioni sono state riportate nel recinto dei Santuari di Banneux: ciò nel 1999.


L’Annunciazione (# 36)

Risalente al 1960, completa quanto già disposto nei pressi della sorgente (Monumenti di S. Anna e della Visitazione).